Adobe After Effects

È possibile provare amore e odio allo stesso tempo per un software?

Leonardo E. Olivito

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Se cerchiamo su Wikipedia, Adobe After Effects è un software di animazione grafica, compositing e montaggio video di livello professionale con funzionalità avanzate… Ma chi si è avvicinato a questo software sa bene che puoi fare tantissime cose come non cavarci proprio niente. Infatti c’è chi lo ama ma c’è pure chi lo odia profondamente.

Adobe After Effects, viene utilizzato per realizzare titoli animati, dissolvenze tra immagini, correzione colore ed effetti speciali di varia natura.

La prima versione nel 93

After Effects fu originariamente creato da David Herbstman, David Simons, Daniel Wilk, David M. Cotter, and Russell Belfer alla Company of Science and Art nel lontano Gennaio 1993.

Successivamente la versione 1.1 fu rilasciata da una azienda chiamata Cosa che a sua volta fu acquistata da Aldus che poi fu assorbita da Adobe nel 1994.

Insomma sembra una telenovela sudamericana, ma la cosa importante è che nel 1994 Adobe rilascia la versione 3.0 per poi andare ad oltranza fino alla nostra attuale versione CC.

After Effects 1 Demo Reel (1993) by CoSA

Motion Graphics Design

La motion graphics design, meglio conosciuta come motion graphics è una tecnica di animazione che ha avuto un vero e proprio boom negli ultimi 15 anni. Oggi si trova dappertutto: spot pubblicitari, video aziendali, lungometraggi, animazioni di logo, interfacce grafiche, insomma, ovunque!

Graphics design: non è altro che progettazione grafica, combinazione di simboli, immagini e testi per ottenere una rappresentazione visiva di un messaggio.

Motion: significa semplicemente “in movimento”.

Lavorare nel settore della motion graphics, significa dare vita a elementi grafici grafica attraverso le diverse tecniche di animazione.

Motion Graphics realizzato con Adobe After Effects e Maxon C4D

Internet e consumo di video

Dal rapporto YouTube Insights realizzato da Google, emerge che YouTube si piazza come primaria fonte di informazioni tra i giovani. Secondo la relazione quasi il 100% degli utenti, nella fascia tra i 18 e i 34 anni, accede alla piattaforma video quando ha bisogno di maggiori dettagli sui prodotti che deve acquistare.

Questo è il motivo per cui ben il 71% delle aziende USA incrementano notevolmente l’investimento nella produzione di video durante l’anno in corso (parliamo del 2018).

YouTube influenza nelle decisioni d’acquisto principalmente nei seguenti settori: prodotti di bellezza, tecnologia e automobili.

Giornalismo e Motion Graphics

La Motion Graphics ormai sta rivoluzionando il modo di comunicare anche nel settore giornalistico e didattico. Vediamo sempre più contenuti supportati da animazioni che aiutano a comunicare e ad incuriosire.

New York Times

Di esempi online se ne trovano davvero tanti, a me personalmente affascina il New York Times, che oltre a pubblicare nei propri canali social tantissimi contenuti animati, una volta all’anno crea un riassunto dell’anno animando le notizie più importanti (bisogna essere registrati per vedere questi contenuti).

Un’altro riferimento interessante è senza dubbio TED-Ed ovvero la sezione “educational” di TED (se non sai cosa sia TED, ti invito a cercare online).

TED-Ed — Jorge Luis Borges

In questa sezione troviamo una marea di lezioni super interessanti in piccoli video animati, utilizzando appunto tecniche di Motion Graphics.

Didattica? A tutto spiano…

Oggi imparare un software è più democratico che mai, ci sono mille fonti da dove poter attingere informazioni, volete un elenco: tutorial su youtube, libri, workshop, masterclass, seminari, corsi online, in aula, insomma ce n’è per tutti i gusti.

Un piccolo consiglio che mi permetto di darvi è quello di mettere subito in pratica qualcosa di personale, conosco molte persone che magari studiano mille tutorial ma alla fine hanno la netta sensazione di non saper fare nulla.

Questo a mio avviso avviene perché il tutorial da solo non basta, bisogna creare qualcosa di specifico. Un esempio: animare il proprio logo aziendale. Tre anni fa ho creato un tutorial che oggi vanta più di 70.000 visualizazioni su questo argomento ed ha funzionato perchè fondamentalmente tutti abbiamo un logo da poter animare.

Presente e futuro di Adobe After Effects

Entrando al sito ufficiale di Adobe, possiamo vedere che l’attuale versione del software ha fatto enormi progressi su: Content Aware Fill for Video, Depth Passes for 3D Compositions, Editor Espression e Advanced Puppet Tool.

Icona di After Effect CC

Ogni nuova versione come tanti altri software Adobe va incontro alle esigenze del mercato sia da un punto di vista del marketing che dalle nuove sfide del mercato. La tendenza sempre maggiore è quella di considerare After Effects un software di postproduzione filmica quindi vedremmo sempre di più integrazioni di materiale 3D con elementi bidimensionali. Questo grazie anche a nuove schede grafiche in grado di fare calcoli come non mai, sopratutto nel mondo PC.

Quindi il futuro sarà di coloro che sapranno individuare le tendenze creative del momento mixandole con questo meraviglioso software che ormai non si limita più a fare dei bei titoli animati. La forza è con te, giovane Skywalker.

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Leonardo E. Olivito

Sono Leonardo Ezequiel Olivito, giornalista e content creator specializzato in video storytelling.